Wang Yi all'ONU: promozione della Pace in Ucraina e dialoghi diplomatici di alto livello (2)

Il 24 settembre, durante il dibattito generale della 79a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza ha tenuto una riunione di alto livello sulla crisi ucraina. In questa occasione, il Segretario Generale dell'ONU, António Guterres, ha rinnovato il suo appello per una cessazione immediata del conflitto tra Russia e Ucraina, esortando tutte le parti in causa a comportarsi in modo responsabile per garantire la sicurezza delle strutture nucleari.

Lo stesso giorno, Wang Yi, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Ministro cinese degli Esteri, ha partecipato alla riunione di alto livello presso il Palazzo di Vetro, sottolineando che, nei conflitti, il Consiglio di Sicurezza dovrebbe agire in qualità di mediatore, di promotore del dialogo nonostante le divergenze, di difensore della sicurezza collettiva e di costruttore di una pace duratura.

A questo proposito, Wang Yi ha avanzato una proposta in tre punti:

1. Rafforzare la consapevolezza della necessità di una riduzione delle tensioni.

2. Aumentare il senso di responsabilità della promozione del dialogo e della riconciliazione.

3. Intensificare gli sforzi di gestione delle conseguenze negative del conflitto.

Wang Yi ha inoltre ribadito che la Cina è sempre stata dalla parte della pace, e che mantiene contatti con tutte le parti coinvolte, comprese Russia e Ucraina, continuando a lavorare incessantemente per favorire il dialogo e la riconciliazione.

Sempre nella giornata del 24 settembre, Wang Yi ha partecipato all'ottavo round di dialogo tra i ministri degli Esteri della Cina e dei Paesi del "Quartetto" della CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi). Egli ha inoltre avuto incontri bilaterali con il Presidente dell'Iran e con quello della Serbia, con i ministri degli Esteri di Germania, Francia, Nauru, Australia, Svizzera e Argentina, con il senatore statunitense Chris Coons, con Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico del Presidente francese, e con l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk.