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Massimo Ambrosetti: Marco Polo come simbolo per rafforzare le relazioni sino-italiane e promuovere il dialogo
L'evento di lancio delle Celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, organizzato dall'Ambasciata d'Italia di Beijing. (25 gennaio 2024 - Quotidiano del Popolo Online/Liu Dong) |
Quest'anno ricorre il 700esimo anniversario della morte del viaggiatore italiano Marco Polo. Il 25 gennaio, si è tenuto all'Ambasciata d'Italia a Beijing l'evento di lancio delle Celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo. All'evento hanno partecipato oltre 100 ospiti cinesi e italiani provenienti da vari settori.
Durante il suo discorso, l'Ambasciatore d'Italia Massimo Ambrosetti ha affermato: "Marco Polo è una delle figure più simboliche del dialogo tra Oriente e Occidente e che illustra ancora oggi la profondità dei rapporti culturali tra Italia e la Cina. Il libro scritto sui suoi viaggi, 'Il Milione', ha svolto un ruolo cruciale nell’influenzare la comprensione e nell'incitare la conoscenza dell'Oriente. L'antica Via della Seta, ben più di una semplice rotta commerciale, è stata infatti un veicolo di conoscenza, che ha favorito un fondamentale scambio di esperienze culturali, scientifiche e artistiche tra mondi distanti. Attraverso il suo viaggio e il suo libro, Marco Polo ha contribuito a promuovere una visione più ampia e aperta del mondo e ha incoraggiato la comprensione reciproca tra le civiltà lontane”.
Ambrosetti, sottolineando l'importanza di Marco Polo per i rapporti sino-italiani, ha affermato: "Marco Polo è diventato una figura chiave del paradigma cooperativo che ci lega da secoli e rappresenta un importante simbolo per rafforzare i legami esistenti e favorire un dialogo anche per il futuro. Oggi, nel contesto di una società globale sempre più interconnessa e complessa, l'eredità di Marco Polo assume un significato ancor più rilevante per comprendere l'importanza della conoscenza e del dialogo nel fare fronte alle attuali sfide sul piano internazionale".
"Non c'è cooperazione senza dialogo", ha detto Ambrosetti, affermando che gli esperti e gli studiosi dei due Paesi che hanno contribuito agli scambi tra Cina e Italia possono essere considerati i "Marco Polo contemporanei". Essi hanno promosso attivamente il dialogo e la reciproca comprensione tra i due Paesi, contribuendo alla costruzione di un ambiente culturale più tollerante e diversificato.
Con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, le Celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo offrono un ampio programma di eventi a livello di scambio culturale. Ambrosetti ha rilevato ai giornalisti che questi eventi coinvolgeranno diversi settori, come il cinema, la letteratura, la scienza, la danza e la musica. Ha rilevato che questa estate si terrà la mostra "Il Milione di Marco Polo, specchio di un'epoca di prima globalizzazione fra Oriente e Occidente" al Millenium Museum di Beijing, che sarà successivamente esposta in altre città cinesi. "Spero che attraverso queste attività possiamo promuovere e valorizzare la figura poliedrica del celebre esploratore Marco Polo e ampliare ulteriormente i legami e la cooperazione con la Cina".
"Il 2024 si configura come un anno speciale di particolare rilevanza per la collaborazione sino-italiana. In occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, ma anche dei 20 anni del Partenariato Strategico bilaterale, intendiamo valorizzare ed intensificare questi storici rapporti attraverso un ricco palinsesto di iniziative", ha affermato l'ambasciatore italiano.
In seguito alla cerimonia di lancio delle Celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, è stata proiettata all'Ambasciata la prima puntata della serie tv "Marco Polo". La serie di produzione Rai diretta da Giuliano Montaldo, comprende un totale di 8 episodi e racconta con straordinaria cura storica ed epicità la vita e le avventure di Marco Polo.?
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