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Sichuan: il nuovo edificio del Museo Sanxingdui inizia le operazioni di prova
Il nuovo edificio del Museo Sanxingdui, nella provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina, ha iniziato giovedì 27 luglio le operazioni di prova, con quasi 600 reperti portati alla luce dalle famose rovine di Sanxingdui esposte al pubblico per la prima volta.
Situata accanto al vecchio edificio del museo, la nuova struttura copre un'area edificata totale di 54.400 metri quadrati, cinque volte quella vecchia.
Nel nuovo edificio, che ha un'area espositiva di 22.000 metri quadrati, sono in mostra un totale di oltre 1.500 pezzi o set di reperti, tra cui ceramiche, bronzi, giade e oggetti d'oro. Tra i pezzi più famosi ci sono un albero sacro in bronzo alto quasi 4 metri, maschere dorate e statuette in bronzo, tutti risalenti a circa 3000 anni fa. Più di 300 reperti sono stati recentemente scavati dalle fosse sacrificali n. 3 a n. 8.
Secondo Zhu Yarong, vicedirettrice del Museo Sanxingdui, la nuova collezione esposta manifesta i risultati archeologici di Sanxingdui degli ultimi decenni, presentandolo come un vivido esempio che mette in mostra le origini unificate ma diverse della civiltà cinese.
Scoperte alla fine degli anni '20, le rovine di Sanxingdui si sono guadagnate la fama di essere una delle più grandi scoperte archeologiche del XX secolo.
Situate nella città di Guanghan, le rovine, che coprono un'area di 12 km quadrati, sono ritenute i resti dell'antico Regno di Shu, che ebbe il suo massimo splendore circa 3.000 anni fa.
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