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Beijing: la mostra degli "Autoritratti" degli Uffizi attira molti visitatori
è attualmente in corso al Museo Nazionale della Cina, situato in Piazza Tian'anmen, la mostra "Self-Portrait Masterpieces from the Uffizi Galleries Collections", organizzata dal Museo in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia in Cina e la Galleria degli Uffizi, attirando ogni giorno un gran numero di visitatori. Il 7 giugno la mostra ha accolto ospiti speciali, quali il direttore della Galleria degli Uffizi Eike D. Schmidt e il nuovo ambasciatore d'Italia in Cina Massimo Ambrosetti.
La Galleria degli Uffizi è unica al mondo per la sua collezione che comprende più di 1800 autoritratti di famosi artisti internazionali. Questa mostra ha scelto 50 autoritratti di artisti dal Rinascimento al tempo contemporaneo, inclusi Raffaello, Tiziano, Rubens, Morandi, ma anche Yayoi Kusama e il cinese Cai Guoqiang. Secondo Schmidt, la mostra risponde in qualche maniera ai cinque criteri che il Presidente cinese Xi Jinping ha menzionato come fondamenti culturali.
Come ha detto il direttore Schmidt, "Questa 'continuità', dal celeberrimo Autoritratto di Raffaello Sanzio a quello del famoso artista contemporaneo cinese Cai Guoqiang, riflette il primo dei cinque punti dell'identità civile del presidente Xi Jinping, ovvero "La forza della tradizione", che qui vediamo attraverso i secoli: ecco un condensato della storia dell'autoritratto internazionale".
"La forza della tradizione, l'innovazione, l'unità, la diversità e la forza pacifica" sono le cinque caratteristiche della civiltà cinese presentate dal presidente Xi Jinping. Nell'intervista Schmidt ha citato l'espressione di Xi, ritenendo che questi cinque punti, integrati benissimo in questa mostra, rappresentano anche le fondamenta dello sviluppo culturale.
"In termini di innovazione, un dipinto ci mostra che l'artista ha utilizzato l'arte figurativa tradizionale per realizzare l'espressione di sé, impegnandosi allo stesso tempo in una ricchezza di innovazioni tecniche e intellettuali", ha aggiunto il direttore, "Poi la diversità si riflette nel fatto che queste opere provengono da pittori di diverse nazionalità, regioni e Paesi; infine, la forza pacifica si riflette in questa mostra che possiamo vedere artisti di epoche e civiltà diverse che dialogano armoniosamente tra di loro."
L'importanza di questa mostra non può essere sottovalutata, sia in termini di valore artistico che di cooperazione culturale internazionale.
Il nuovo ambasciatore d'Italia in Cina Massimo Ambrosetti ha detto che è un grande onore iniziare il suo incarico da ambasciatore in Cina con l'apertura di questo straordinario evento culturale.
"La collaborazione tra la Galleria degli Uffizi e il Museo Nazionale Cinese, che rappresentano l'immagine culturale dei due Paesi, evidenzia il livello di cooperazione tra i nostri musei, nonché il livello di cooperazione tra Italia e Cina nel restauro delle reliquie culturali e nelle attività legate alla cultura. Si può dire che questa mostra sia una collaborazione a 360 gradi. L'Italia e la Cina sono impegnate a far crescere ulteriormente questa cooperazione."
L'ambasciatore ha anche rivelato che dopo questa mostra ci sarà una serie di altri grandi eventi culturali che dureranno fino al 2024. "Dobbiamo anche ricordare che nel 2024 ricorre il 700° anniversario della morte di Marco Polo; quindi, ci sarà modo di celebrare con grandi eventi culturali questo esempio di dialogo culturale fra Occidente e Cina."
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