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Segretario Generale CONI: "Siamo fiduciosi che Beijing 2022 sarà organizzato molto bene" (2)
In un'intervista concessa al Quotidiano del Popolo Online, il Segretario Generale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e capo della delegazione italiana, Carlo Mornati, si è detto fiducioso della buona riuscita dei Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022.
A causa della pandemia Covid-19, ha detto Mornati, non è stato possibile per i vari comitati olimpici entrare in Cina e fare una "sight visit" in presenza delle strutture e degli impianti adibiti ai Giochi Olimpici Invernali, ma ciò che è stato mostrato di questi in via telematica, in concomitanza con l'esperienza di Beijing 2008, rende il CONI fiducioso nell'efficienza cinese e in quella che prevede sarà l'ottima organizzazione di Beijing 2022.
Secondo Mornati, la Cina si sta attrezzando per valorizzare le Olimpiadi Invernali di Beijing 2022, portando a casa la nuova economia della neve e seguendo le direttive dell'Agenda 2020 del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel costruire infrastrutture sostenibili a impatto zero, che non solo saranno messe a disposizione della comunità sportiva, ma delle quali potrà usufruire anche la popolazione generale.
Mornati ha sottolineato la potenziale similitudine fra Beijing 2022 e la sesta edizione delle Olimpiadi Invernali di Cortina 1956. Queste ultime, infatti, servirono a dare impulso a varie discipline della neve e del ghiaccio per farle conoscere a tutto il pubblico della penisola, accendendo negli italiani la passione non solo per questi sport, ma per la montagna in generale e iniziando quindi "un nuovo turismo, proiettato non solo verso il mare, ma anche verso la montagna". Allo stesso modo, essendo la prima volta che la Cina ospita i Giochi Olimpici Invernali, Beijing 2022 è l'occasione per far scoprire al pubblico cinese la montagna e valorizzare delle aree geografiche che magari oggi non sono così famose come altre.
Sul piano della cooperazione sportiva fra Italia e Cina, Mornati ha affermato che le singole federazioni italiane e cinesi si sono "attivate reciprocamente con degli accordi per ospitare atleti cinesi che si sono allenati da noi, così come dei tecnici che sono venuti a fare formazione in Italia e viceversa, ci sono tanti esempi di tecnici italiani che sono andati ad allenare le squadre cinesi". La relazione sportiva fra Italia e Cina è sempre stata molto profonda, ha fatto presente il Segretario Generale del CONI.
Inoltre, il comitato organizzatore di Beijing sarà un modello per la prossima edizione delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026; "ci sarà di sicuro un trasferimento di conoscenze che sarà attivato dagli organizzatori di Milano Cortina 2026 e dallo stesso CIO, per fare in modo che tutte le best practices che i colleghi cinesi hanno messo in pratica in questi otto anni di pianificazione e realizzazione dei Giochi possano essere trasferiti", ha affermato Mornati.
Per quanto riguarda le speranze e le aspettative dell'Italia a Beijing 2022, Mornati ha spiegato che l'obiettivo è quello di migliorare rispetto all'edizione precedente. Il CONI mira a promuovere più discipline possibile portando a Beijing atleti per ognuna di esse. Purtroppo l'Italia non sarà rappresentata nell'hockey, "ma cercheremo di coprire tutte le altre".
Sempre nello spirito di miglioramento da un'edizione all'altra, il CONI intende portare in Cina una delegazione tra i 120 e i 130 atleti, rispetto ai 118 di PyeongChang 2018, ha detto Mornati, e si cercherà di ottenere un numero di medaglie superiore alle 10 della scorsa edizione dei Giochi Olimpici Invernali.
Ciò che è certo è la presenza della punta di diamante della delegazione italiana, Sofia Goggia, medaglia d'oro nella discesa libera a PyeongChang, la quale sarà anche portabandiera alla cerimonia di apertura a Beijing 2022. Allo stesso tempo, ha comunicato Mornati, il CONI ha già definito chi sarà la portabandiera della cerimonia di chiusura, ruolo di fondamentale importanza perché segna anche il passaggio tra Beijing e Milano Cortina: l'oro olimpico di snowboard a PyeongChang 2018, Michela Moioli.
Il CONI ha subito l'influenza del COVID-19 nei preparativi alle Olimpiadi, "sopratutto per quegli sport della neve che solitamente durante l'estate vanno in Sudamerica per allenarsi e le restrizioni imposte da alcuni Paesi non hanno permesso di sciare durante le estati in Sudamerica", ha lamentato il capo della delegazione italiana. Ciononostante, il CONI mantiene uno spirito ottimista per quelle che saranno le prestazioni dell'Italia a Beijing 2022 e per la riuscita di questa edizione dei Giochi Olimpici Invernali in generale.
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