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Bruegel: l'imposizione di dazi punitivi sui veicoli elettrici cinesi da parte dell'UE è un errore
I dazi punitivi dell'Unione Europea (UE) sui veicoli elettrici a batteria (EV) cinesi sono un errore, che farà più male che bene, ha affermato mercoledì il think tank economico Bruegel con sede a Bruxelles.
La Commissione Europea ha annunciato venerdì 4 ottobre di aver approvato una votazione per imporre tariffe punitive sui veicoli elettrici cinesi, scatenando critiche da parte di diversi Paesi europei e industrie automobilistiche che avvertono che la mossa potrebbe ritorcersi contro la competitività dell'UE.
Sebbene la Commissione abbia affermato di aver ottenuto il necessario supporto dagli Stati membri, 12 membri dell'UE si sono astenuti dal voto e cinque hanno votato contro la decisione.
I dazi punitivi "danneggeranno i cittadini dell'UE più di quanto li aiutino e si ritorceranno contro l'industria automobilistica europea", ha affermato Bruegel in un rapporto.
I dazi isoleranno i produttori europei dalle pressioni competitive globali e li scoraggeranno dallo sviluppare catene del valore integrate con partner cinesi.
Inoltre, i dazi rappresentano un altro passo verso la frammentazione del commercio mondiale, che accumulerà costi economici e creerà incertezze che non risparmieranno l'UE.
Le controversie commerciali tendono anche ad avere effetti di ricaduta e tali controversie tra UE e Cina metteranno a dura prova le relazioni bilaterali complessive, indica il rapporto, osservando che non è troppo tardi perché l'UE cambi idea.
people.cn © People's Daily Online