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Cina: serie richieste sulla questione di Taiwan durante la visita di Sullivan
Il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato il 24 agosto che, su invito del Membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Direttore dell'Ufficio della Commissione Affari Esteri del Comitato Centrale del PCC Wang Yi, l'Assistente del Presidente per gli affari di sicurezza statale degli Stati Uniti Jake Sullivan dal 27 al 29 agosto si recherà in Cina, dove si tratterrà per un nuovo round degli scambi strategici Cina-USA. Il 25 agosto, il responsabile del Dipartimento degli Affari dell'America del Nord e dell'Oceania del Ministero degli Esteri cinese ha informato i media sulla situazione, affermando che il Direttore Wang Yi avrà uno scambio di opinioni approfondito con l'assistente Sullivan sulle relazioni sino-americane, sulle questioni delicate e sui principali problemi internazionali e regionali. La Cina si concentrerà sull'esprimere la propria seria preoccupazione, chiarendo la propria posizione e avanzando richieste serie sulla questione di Taiwan, sul diritto allo sviluppo e sulla sicurezza strategica della Cina. La questione di Taiwan è la prima impenetrabile linea rossa nelle relazioni Cina-USA, e "l'indipendenza di Taiwan" è il rischio più grande per la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan. Gli Stati Uniti devono rispettare il principio di "Una Sola Cina" e le disposizioni dei tre Comunicati Congiunti Cina-USA, nonché rispettare il proprio impegno a non sostenere "l'indipendenza di Taiwan". Gli Stati Uniti invece stanno continuando a adottare misure irragionevoli contro la Cina in termini di dazi, controlli sulle esportazioni, revisioni degli investimenti e sanzioni unilaterali, che danneggiano gravemente i diritti e gli interessi legittimi della Cina. La Cina chiede agli Stati Uniti di smettere di politicizzare sulle questioni economiche e commerciali con il pretesto di tutelare la sicurezza.
Per quanto riguarda la questione ucraina, il suddetto responsabile del Dipartimento degli Affari dell'America del Nord e dell'Oceania ha affermato che gli Stati Uniti devono smettere di imporre indiscriminatamente sanzioni unilaterali e di esercitare una giurisdizione a lungo termine, e smettere di calunniare e di disseminare indizi e di esercitare pressioni e ricatti sulla parte cinese. La Cina continuerà a adottare misure risolute e forti per salvaguardare i suoi principali interessi e diritti legittimi.
Per quanto riguarda la questione del Mar Cinese Meridionale, lo stesso responsabile ha sottolineato che la sovranità territoriale della Cina, i diritti e gli interessi marittimi della Cina nel Mar Cinese Meridionale hanno una base storica e giuridica molto solida e che i Paesi della regione sono pienamente fiduciosi, avveduti e capaci di affrontare la questione del Mar Cinese Meridionale. I Paesi al di fuori della regione non dovrebbero fare nulla che possa provocare scontri e aumentare la tensione.
Il responsabile ha sottolineato che la Cina è impegnata a promuovere la pace e a sostenere la giustizia in Medio Oriente e sostiene tutte le parti nella salvaguardia dei loro legittimi diritti e interessi, in particolare nel ripristino dei legittimi diritti del popolo palestinese.
In risposta all'irragionevole accusa mossa dagli Stati Uniti secondo cui la Cina rappresenti una minaccia per l'ordine internazionale, il responsabile ha affermato che la Cina aderisce ai principi dello sviluppo pacifico, della cooperazione win-win e del mantenimento costante del sistema internazionale e dell'ordine internazionale con le Nazioni Unite al centro. La Cina nel contesto attuale è un fattore di crescita e stabilità per la promozione della pace.
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