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Mar Cinese Meridionale: governo cinese non riconosce lodo illegale del tribunale arbitrale
Il rapporto "Critica del lodo arbitrale del Mar Cinese Meridionale" elaborato congiuntamente dal Centro Huayang per la Cooperazione Marittima e l'Amministrazione Oceanica, dall'Istituto Nazionale per gli Studi sul Mar Cinese Meridionale e dall'Associazione Cinese per il Diritto Internazionale è stato presentato l'11 luglio, a Beijing.
Il rapporto chiarisce la natura delle controversie rilevanti nel Mar Cinese Meridionale, analizza e confuta le questioni di giurisdizione nel lodo arbitrale, le sue interpretazione giuridica, applicazione pratica e modalità di accertamento dei fatti su questioni quali i diritti storici, le isole al largo dei Paesi continentali, il loro status ecc, nonché le questioni rappresentative del tribunale arbitrale, rivelando ulteriormente alla comunità internazionale gli errori e il danno da loro inflitto allo stato di diritto internazionale.
Il rapporto ribadisce la posizione della Cina sul caso e sul lodo arbitrale: circa l'abuso da parte delle Filippine del meccanismo di risoluzione delle controversie della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e l'avvio unilaterale dell'arbitrato in disprezzo della posizione coerente della Cina di gestire le differenze e risolvere le controversie attraverso negoziazione e consultazione; il governo cinese insiste sul concetto di "non partecipazione e non accettazione" e non riconoscerà il lodo illegale emesso dal tribunale arbitrale, né accetterà eventuali reclami o azioni basate su di esso.
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