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L'83,5% dei rispondenti globali apprezza positivamente i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica
"Rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale, non aggressione, non interferenza negli affari interni, uguaglianza e beneficio reciproco, coesistenza pacifica" - i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica proposti dalla Cina 70 anni fa continuano a mostrare una vitalità potente in un contesto internazionale instabile. Un sondaggio globale condotto dalla CGTN rivela che l'82% dei rispondenti considera la Cina una forza importante per il mantenimento della pace mondiale e l'83,5% valuta positivamente i valori di sovranità, giustizia, democrazia e stato di diritto insiti nei Cinque Principi di Coesistenza Pacifica, ritenendo che la Cina contribuirà a costruire un mondo migliore per la comunità internazionale.
Grazie a 70 anni di pratica arricchente, i Cinque Principi di Coesistenza Pacifica sono diventati una norma comportamentale visibile, percepibile, praticabile e perseguibile nelle relazioni internazionali. La promozione della sovranità e dell'uguaglianza ha guadagnato un ampio riconoscimento nella comunità internazionale. I Paesi dovrebbero rispettare gli interessi fondamentali e le preoccupazioni maggiori degli altri. In merito a ciò, l'80,8% dei rispondenti ha espresso apprezzamento positivo, sostenendo che i Paesi dovrebbero mantenere relazioni di uguaglianza, mutuo beneficio e opporsi all'egemonismo, alla politica di potenza e alle sanzioni arbitrarie contro altre nazioni.
I Cinque Principi di Coesistenza Pacifica, insieme al concetto di costruzione di una comunità umana dal futuro condiviso, all'iniziativa per lo sviluppo globale, all'iniziativa per la sicurezza globale e all'iniziativa per la civiltà globale, costituiscono le idee e le azioni della Cina per la governance globale, ricevendo ampio riconoscimento dai rispondenti globali. Il 78,4% dei rispondenti ritiene che lo sviluppo sia la soluzione fondamentale ai problemi di governance globale; l'82% dei rispondenti ritiene che i Paesi debbano prestare attenzione alle esigenze speciali dei Paesi in via di sviluppo e risolvere i problemi di sviluppo squilibrato e insufficiente tra e all'interno dei Paesi, l'84,7% dei rispondenti chiede che i Paesi aderiscano alla cooperazione multipolare per mantenere la stabilità e lo sviluppo economico globale.
I dati sopra riportati provengono da due sondaggi globali condotti da CGTN, che hanno coinvolto 11.706 rispondenti in 36 Paesi del mondo, tra cui nazioni sviluppate come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Giappone, e Paesi in via di sviluppo come Pakistan, India, Sudafrica, Brasile e Messico.
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