La Cina sostiene l’OMS nel continuare a condurre i negoziati per un accordo sulle pandemie

La Cina spera che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) continui a guidare i colloqui sull'accordo sulle pandemie, ha affermato martedì 28 maggio Hu Guang, responsabile della risposta alle emergenze sanitarie dell'Amministrazione Nazionale Cinese per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (National Disease Control and Prevention Administration, NDCPA) a Ginevra.

L'accordo sulla pandemia è uno degli elementi chiave della futura riforma della governance globale della sanità pubblica, ha affermato Hu Guang.

La Cina ha partecipato attivamente ai negoziati, svolgendo un ruolo costruttivo nella stesura dell'accordo, ha affermato Hu in un'intervista ai media.

Hu ha anche affermato che la Cina ha sempre difeso fermamente il multilateralismo, sostenuto il concetto di solidarietà globale, sottolineato il rispetto della sovranità nazionale e il rafforzamento del ruolo centrale dell'OMS e affrontato attivamente le questioni di equità durante la pandemia.

Sebbene gli Stati membri dell'OMS non abbiano raggiunto un consenso sugli articoli dell'accordo prima dell'Assemblea Mondiale della Sanità di quest'anno, negli ultimi due anni sono stati compiuti notevoli progressi nei negoziati grazie agli sforzi congiunti degli Stati membri e dell'OMS, ha osservato Hu.

Ha affermato che gli Stati membri hanno concordato molte disposizioni, ponendo una solida base per i colloqui successivi volti a promuovere l'emissione dell'accordo.

"Sappiamo che c'è ancora molta strada da fare prima che il nuovo strumento internazionale venga firmato, e alcuni dei meccanismi e delle misure di lavoro in esso menzionati devono essere ulteriormente migliorati", ha detto Hu.

Pertanto, la Cina spera che l'OMS continui a svolgere un ruolo di primo piano nel rafforzamento del coordinamento globale per aumentare il sostegno ai Paesi in via di sviluppo a livello tecnico, finanziario e delle risorse, in modo da risolvere efficacemente le attuali questioni legate all'equità, superare le carenze nella risposta globale alle pandemie e soddisfare l'aspirazione originaria di formulare il nuovo strumento internazionale, ha osservato Hu.