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Missione cinese presso l'UE: seria preoccupazione e forte opposizione per perquisizione improvvisa ad azienda cinese
Il 23 aprile le competenti istituzioni dell'UE hanno condotto ispezioni improvvise presso diverse sedi di un'azienda in Polonia e nei Paesi Bassi, azione che ha suscitato grande preoccupazione tra le imprese e i media. Anche se la parte europea non ha reso pubblico il nome specifico dell'azienda, secondo i media gli obiettivi dell'ispezione erano le filiali in Polonia e nei Paesi Bassi di un'azienda cinese. La missione cinese presso l'UE ha espresso al riguardo seria preoccupazione e una forte opposizione.
La parte UE ha affermato che il motivo dell'improvvisa ispezione è stato il fatto che l'azienda sia sospettata di aver accettato sussidi esteri che potrebbero distorcere il mercato interno in conformità con il "Regolamento sui sussidi esteri" (Foreign Subsidies Regulation, FSR). La parte cinese ritiene che se la parte europea avesse sospettato l'esistenza di cosiddetti sussidi, avrebbe potuto verificarla e risolverla attraverso vari metodi come la comunicazione con l'azienda coinvolta o i dipartimenti governativi competenti. Quest'azione a sorpresa da parte europea ha interrotto il normale ordine della concorrenza leale sul mercato, ha rappresentato un chiaro danno all'atmosfera di cooperazione economica e commerciale tra le due parti ed ha avuto un forte impatto sulla fiducia nella cooperazione e sul senso di sicurezza di tutte le società straniere operative in Europa, comprese quelle cinesi. Ciò ha evidenziato l'ulteriore peggioramento dell'ambiente imprenditoriale nell'UE, lanciando un segnale estremamente negativo a tutte le aziende straniere che operano in Europa.
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