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Politica di esenzione dal visto innesca il boom dei viaggi Cina-Thailandia
La politica di esenzione dal visto ha favorito gli scambi culturali tra il popolo cinese e quello thailandese e sempre più turisti thailandesi considerano la Cina come destinazione di prima scelta per i viaggi all'estero.
I dati della principale agenzia di viaggi online cinese Trip.com mostrano che al 1° marzo il numero di turisti cinesi in Thailandia è aumentato di oltre il 30% su base annua, mentre gli ordini di viaggio dalla Thailandia alla Cina sono triplicati rispetto all'anno precedente, con un incremento di oltre il 160% rispetto al 2019.
Cina e Thailandia sono reciproche importanti destinazioni e fonti turistiche, e l'implementazione della reciproca esenzione dal visto ha implicazioni significativamente positive per la crescita dei settori del turismo in entrambe le nazioni, ha affermato Qin Jing, vicepresidente di Trip.com Group. La parte cinese può offrire ai turisti tailandesi opzioni più personalizzate che abbracciano, tra le altre cose, cultura, costumi popolari e attività su neve e ghiaccio, ha aggiunto Qin.
La Cina insiste nel facilitare l'ingresso dei cittadini stranieri, promettendo di diventare una destinazione preferita per i viaggiatori internazionali. Da quando è entrata in vigore la politica di esenzione reciproca dal visto tra Cina e Thailandia, il numero di Paesi che hanno adottato tale politica di ingresso con la Cina è aumentato a 23, tra cui Singapore, Maldive e Emirati Arabi Uniti.
Inoltre, la Cina ha adottato in via sperimentale, a partire dal 14 marzo, una politica di esenzione dal visto per Svizzera, Irlanda, Ungheria, Austria, Belgio e Lussemburgo. Questa serie di misure è considerata dagli addetti ai lavori un segnale positivo che favorisce la promozione dell'economia e del commercio globali e accelerando gli scambi di personale.
"Le sessioni recentemente concluse della massima legislatura e del massimo organo consultivo politico della Cina, o le 'Due Sessioni', hanno anche menzionato che il Paese agevolerà i cittadini stranieri a lavorare, studiare e viaggiare in Cina. Ciò indica che i fondamenti dell'incrollabile impegno della Cina verso l'apertura rimane costante", ha affermato Zhang Wei, segretario generale del ramo del turismo in entrata dell'Associazione Cinese dei Servizi di Viaggio.
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