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Ministro degli Esteri cinese esorta a una conferenza di pace internazionale per risolvere la questione palestinese
Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry incontrano congiuntamente la stampa dopo i loro colloqui al Cairo, in Egitto. (14 gennaio 2024 - Xinhua/Wang Dongzhen) |
Domenica 14 gennaio, il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto la convocazione di una conferenza di pace internazionale più comprensiva, autorevole ed efficace per formulare una road map per l'attuazione della soluzione dei due Stati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.
Wang, anche membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, ha lanciato l'appello durante una conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry nella capitale egiziana il Cairo.
Ha espresso il sostegno della Cina alla ripresa quanto prima possibile dei colloqui di pace israelo-palestinesi, alla realizzazione della coesistenza pacifica tra Palestina e Israele e alla coesistenza armoniosa dei popoli arabo ed ebraico.
La Cina difende sempre l'equità e la giustizia internazionale, ha collaborato con i Paesi arabi e islamici per porre fine al conflitto e alla violenza, ha fatto del suo meglio per proteggere la sicurezza dei civili e ha compiuto sforzi incessanti per promuovere una soluzione globale, giusta e sostenibile alla questione palestinese in tempi brevi, ha detto il diplomatico cinese.
Wang ha anche avanzato una proposta in quattro punti per risolvere il conflitto nell'enclave palestinese della Striscia di Gaza.
In primo luogo, la priorità assoluta adesso è porre fine al conflitto di Gaza il prima possibile. La comunità internazionale deve agire immediatamente e concentrare tutti gli sforzi sul raggiungimento di un cessate il fuoco, sulla protezione della sicurezza dei civili e sull'evitare la perdita di ulteriori vite umane.
In secondo luogo, è una responsabilità morale garantire la consegna urgente di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. è necessario attuare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'assistenza umanitaria a Gaza e istituire quanto prima un meccanismo di soccorso umanitario per garantire la consegna rapida, sicura, senza barriere e sostenibile di aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza. La Cina ha deciso di fornire la terza tranche di aiuti umanitari a Gaza.
In terzo luogo, la volontà del popolo palestinese deve essere pienamente rispettata riguardo ai futuri assetti di Gaza. Il cessate il fuoco e la cessazione della guerra sono i prerequisiti fondamentali per il governo di Gaza. "I palestinesi governano la Palestina" è il principio base per discutere del futuro di Gaza. Rafforzare il potere dell'Autorità Palestinese e sostenere la riconciliazione interna della Palestina è l'approccio realistico per garantire che "i palestinesi governino la Palestina". La comunità internazionale dovrebbe ascoltare attentamente le legittime preoccupazioni dei Paesi della regione, e la futura governance della Striscia di Gaza dovrebbe rappresentare un passo importante verso la soluzione dei due Stati.
In quarto luogo, l'attuazione della soluzione dei due Stati è l'unico modo per raggiungere una giusta soluzione alla questione palestinese. L'essenza della risoluzione della questione palestinese è correggere l'ingiustizia storica. La giustizia deve essere restituita al popolo palestinese il prima possibile e deve essere raggiunta una soluzione politica in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite e l'Iniziativa di Pace Araba, creando uno Stato palestinese indipendente e sovrano basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale. La Cina chiede la convocazione di una conferenza di pace internazionale più ampia, più autorevole e più efficace per fissare un calendario specifico e formulare una road map per attuare la soluzione dei due Stati, riprendere i colloqui di pace israelo-palestinesi il più presto possibile e, in definitiva, realizzare la coesistenza pacifica armoniosa israelo-palestinese e delle nazioni arabe ed ebraiche.
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