Il fornitore automobilistico tedesco ZF aumenta l'attenzione sulla Cina

Il fornitore automobilistico tedesco ZF Friedrichshafen (ZF) sta aumentando la sua attenzione alla Cina. Entro il 2030, l'azienda punta a generare lì il 30% delle sue vendite globali, rispetto al 18% dell'anno scorso, ha dichiarato in un'intervista il membro del consiglio di amministrazione Stephan von Schuckmann.

"Rispetto ad altre regioni del mondo, in Cina c'è una dinamica molto positiva per quanto riguarda i veicoli elettrici", ha dichiarato sabato 9 dicembre Von Schuckmann a WirtschaftsWoche, un settimanale tedesco di notizie economiche, definendo il mercato cinese "un vero precursore".

La Cina si è affermata come "la più veloce nelle nuove tecnologie", ha aggiunto il manager di ZF. Per quanto riguarda le auto elettriche, la Cina è leader nella gamma di veicoli disponibili e ha "un'elevata accettazione da parte della popolazione della guida elettrica".

Negli ultimi cinque anni, ZF ha quasi raddoppiato i propri investimenti in ricerca e sviluppo nella regione dell'Asia-Pacifico, portandoli a 380 milioni di euro nel 2022. Da quando è entrata nel mercato nel 1981, la Cina è diventata per ZF un luogo importante per il lancio di prodotti globali.

A novembre il fornitore automobilistico tedesco ha presentato a Shanghai il suo nuovo sistema frenante completamente elettrico "Brake-by-Wire". Il sistema, sviluppato in Cina, Stati Uniti e Germania, funziona senza sistema idraulico o liquido dei freni.

Secondo Von Schuckmann, una casa automobilistica cinese che non è stata nominata è stata particolarmente rapida e intende lanciare la tecnologia su un nuovo modello nei prossimi mesi. "I produttori cinesi sono molto esperti di tecnologia e stanno utilizzando le ultime tecnologie con coraggio e rapidità per differenziarsi", ha affermato il manager.

Ha detto che si aspetta che i produttori e i fornitori di automobili cinesi inizino presto a produrre in Europa. "Bisogna prendere molto sul serio questo sviluppo e adattarsi per sopravvivere", ha affermato, sottolineando che la concorrenza è un'opportunità per portare la tecnologia al livello successivo.

Allo stesso tempo, ha affermato di essere preoccupato per le sedi della sua azienda in Germania. "Se non riusciamo a rendere la Germania competitiva, saremo svantaggiati come azienda con molte sedi in Germania."

Soprattutto i maggiori costi energetici hanno messo la Germania in una posizione di svantaggio nella concorrenza internazionale. Secondo un recente studio dell'Istituto Economico tedesco (IW) e di Frontier Economics, ciò potrebbe comportare una perdita di welfare fino al 4,5% nei prossimi 15 anni.

Secondo un sondaggio pubblicato il mese scorso dalla società di consulenza Deloitte, due aziende su tre in Germania hanno già delocalizzato parte della loro creazione di valore all'estero.