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L'UNESCO inserisce il canto lirico italiano nella lista del Patrimonio Mondiale
Il canto lirico italiano è stato riconosciuto dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) come parte del patrimonio culturale immateriale dell'umanità, ha affermato mercoledì 6 dicembre l'organizzazione.
L'annuncio ha fatto subito notizia in Italia. Il Corriere della Sera scrive che dopo più di 400 anni, il canto lirico italiano ha finalmente ottenuto la sua incoronazione ufficiale.
L'emittente statale RAI ha osservato che il riconoscimento di mercoledì è stato il culmine di un processo durato 12 anni, iniziato quando i cantanti lirici si sono uniti per ottenere il riconoscimento di questa forma d'arte.
Nell'annuncio della decisione, l'UNESCO ha descritto l'opera italiana come "un modo di cantare fisiologicamente controllato che migliora il potere portante della voce in spazi acustici come auditorium, anfiteatri, arene e chiese".
L'opera, ha affermato l'UNESCO, "promuove la coesione collettiva e la memoria socioculturale, ed è strettamente legata ad altri elementi culturali, come i luoghi acustici e la poesia".
La prima opera sopravvissuta in Italia risale al 1600 circa, quando a Firenze fu fondata un'accademia speciale per promuovere un modo nuovo e popolare di combinare musica e dialogo. Da allora il canto lirico si è evoluto e diffuso in tutto il mondo.
L'annuncio di mercoledì è stato fatto durante la 18a sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale che si è svolta in Botswana.
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