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Cina: coercizione economica Usa compromette le regole commerciali internazionali
Durante la conferenza stampa ordinaria del 28 novembre, il portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Wang Wenbin, ha risposto alle domande relative alla coercizione economica degli Usa, sottolineando che la parte americana ha ripetutamente utilizzato ragioni ingiustificate di sicurezza nazionale per minare la cooperazione tra le aziende cinesi e altri paesi, il che costituisce un atto di coercizione economica. Quando i paesi interessati hanno chiesto agli Stati Uniti di fornire prove credibili delle cosiddette minacce alla sicurezza, le spiegazioni di questi ultimi sono state ambigue. Wang Wenbin ha chiarito che la Cina si è sempre opposta alla generalizzazione dei concetti di sicurezza nazionale, alla politicizzazione e all'armamento delle questioni economiche e commerciali da parte degli Stati Uniti, nonché all'ostruzione delle normali attività di investimento e commerciali tra industrie e imprese. Il portavoce cinese ha osservato che le azioni degli Stati Uniti hanno seriamente minato le regole del commercio internazionale e della cooperazione economica, avendo inoltre un impatto sulla sicurezza e sulla stabilità della catena di approvvigionamento industriale globale, tutte azioni impopolari che non potranno avere successo.
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