60 anni di diplomazia Cina-Francia: nuova fase di cooperazione in vista

Il pomeriggio del 20 novembre, il presidente cinese ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo francese, Emmanuel Macron.

Per l'occasione, Xi Jinping ha sottolineato che dopo la riuscita visita del presidente francese in Cina lo scorso aprile, gli scambi a vari livelli tra Cina e Francia si sono rapidamente ripresi, ottenendo numerosi risultati. L'anno prossimo segnerà il 60o anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. La Cina è disposta a mantenere alti livelli di scambio con la Francia, organizzare positivamente la nuova sessione del meccanismo di alto livello per gli scambi culturali tra Cina e Francia e promuovere nuovi progressi nella cooperazione in settori come l'istruzione, la cultura e la ricerca scientifica.

Il presidente cinese ha aggiunto che la Cina accoglierà con favore ulteriori imprese francesi che vogliono investire in Cina e desidera rafforzare la cooperazione con la Francia in meccanismi multilaterali come le Nazioni Unite. Quest'anno segna il 20o anniversario dell'instaurazione della partnership strategica globale tra la Cina e l'UE, e ambedue le parti dovrebbero continuare a essere partner di cooperazione reciproca. Xi Jinping ha auspicato che la Francia svolga un ruolo costruttivo nello sviluppo positivo delle relazioni tra Cina e UE.

Inoltre, Xi Jinping ha sottolineato che la cooperazione tra Cina e Francia nel campo del cambiamento climatico è solida. La Cina è disposta a collaborare con la Francia per lanciare un segnale forte di cooperazione nella lotta contro il cambiamento climatico e promuovere il successo della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) a Dubai.

Dal canto suo, Macron si è detto soddisfatto del mantenimento del dialogo a tutti i livelli tra i due paesi negli ultimi tempi. La Francia è pronta, in occasione del 60o anniversario delle relazioni diplomatiche tra Francia e Cina l'anno prossimo, a intensificare gli scambi e la cooperazione in settori come economia, commercio, aviazione e cultura.

I due capi di Stato hanno poi discusso del conflitto israelo-palestinese. Entrambi ritengono che sia urgente evitare ulteriori peggioramenti della situazione in Israele e Palestina, specialmente per prevenire una crisi umanitaria più grave. Concordano sul fatto che la "soluzione dei due stati" rappresenta la via fondamentale per risolvere il ciclo ricorrente dei conflitti israelo-palestinesi. Entrambi sono d'accordo nel continuare a comunicare su questioni internazionali di interesse comune e contribuire al mantenimento della pace e della stabilità mondiale.