Libro bianco del Giappone, Cina menzionata in 31 pagine

Il governo giapponese ha recentemente approvato l'edizione 2023 del Libro bianco della Difesa, in cui si sostiene che il Giappone "sta affrontando il contesto di sicurezza più grave e complesso del dopoguerra" e definisce la Cina come "la più grande sfida strategica senza precedenti". Analizzando la situazione militare di diversi Paesi, il libro bianco, nelle sue oltre 500 pagine, dedica 31 pagine alla situazione della Cina. Secondo alcuni media giapponesi, la formulazione della nuova versione del libro bianco è più dura di quella dell'anno scorso in termini di "minaccia cinese".

Alcuni analisti ritengono che il budget per la difesa previsto dal libro bianco sia 1,5 volte superiore all'attuale "Piano di miglioramento delle capacità di difesa a medio termine" del Giappone (2019-2023); questo dimostra il tentativo del Giappone di trovare una giustificazione per l'espansione delle forze armate, mettendo in primo piano le cosiddette minacce nel vicinato. I dati del libro bianco mostrano che il numero di congiunte esercitazioni annuali tra Giappone e Stati Uniti è passato da 24 a 108 nell'ultimo decennio, con un aumento di oltre quattro volte.

Nel nuovo Libro bianco della Difesa si leggono spesso parole come "alleanza Giappone-USA". Da tempo il governo statunitense ha erroneamente posto la Cina come la "sfida geopolitica più importante" e ha chiesto al suo alleato, il Giappone, di allineare la sua strategia alla propria. Per questo motivo l'amministrazione Kishida ha immediatamente accolto la richiesta, considerando il rafforzamento dell'alleanza Giappone-Stati Uniti il fulcro della garanzia della sicurezza nazionale e rispondendo attivamente alle esigenze strategiche degli Stati Uniti.

Per il Gabinetto di Kishida, l'esagerata descrizione delle minacce esterne attraverso il Libro bianco della Difesa ha anche lo scopo di distogliere l'attenzione della nazione e di aumentare il sostegno. Il rating di popolarità del governo Kishida è recentemente crollato a causa tra l'altro della sua risposta inefficace all'aumento dei prezzi.