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UNESCO e Italia firmano un accordo per ripristinare la stazione ferroviaria danneggiata dalle esplosioni di Beirut
Parti della danneggiata stazione ferroviaria di Beirut nel quartiere Mar Mikhael della capitale libanese saranno presto restaurate con finanziamenti stranieri, secondo un accordo UNESCO-Italia sul recupero del sito del patrimonio industriale raggiunto lunedì 24 luglio.
In base all'accordo, il governo italiano finanzierà 2 milioni di euro attraverso l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, secondo una dichiarazione rilasciata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Costruita nel 1894, la stazione è stata abbandonata durante la guerra civile libanese e nel 2020 è stata colpita da esplosioni nel porto di Beirut, afferma il comunicato, aggiungendo che il restauro comprende due progetti collegati, con uno spazio verde pubblico che sarà realizzato da UN-Habitat all'interno dei 10.000 metri quadrati dell'area della stazione ferroviaria.
Nel frattempo, l'UNESCO conserverà la funzione originale del sito e il suo valore culturale e autenticità, secondo la dichiarazione.
Costanza Farina, direttrice dell'Ufficio regionale multisettoriale dell'UNESCO a Beirut, ha affermato che "l'iniziativa è una testimonianza del nostro impegno congiunto per migliorare la vivibilità di Beirut e contribuire strategicamente alla sua rivitalizzazione".
"In quanto spazio aperto al pubblico, il progetto sosterrà la partecipazione sociale e culturale di tutte le persone, con particolare attenzione ai più vulnerabili in tempi di gravi sfide socio-economiche nel Paese", ha osservato Farina.
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