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Il polverone politico non impedisce a Cina ed Europa di raggiungere un consenso sul "no-decoupling"
Il 24 giugno il premier del Consiglio di Stato cinese Li Qiang è ritornato a Beijing dopo le visite in Germania e Francia. Nell'ultima settimana, Li Qiang ha avuto ampi contatti con i politici e gli imprenditori di Germania e Francia e ha sottolineato che lo sviluppo della Cina porta opportunità piuttosto che rischi al mondo. I leader tedeschi e francesi hanno espresso chiara opposizione contro il disaccoppiamento; hanno dichiarato di opporsi a qualsiasi forma di confronto tra i campi. In una situazione internazionale turbolenta, la Cina e l'Europa hanno raggiunto un consenso sul "no-decoupling" e sulla cooperazione, portando maggiore certezza al mondo.
Certamente all'interno dell'Europa, circolano posizioni diverse sulle cooperazioni con la Cina. Ciò è dovuto sia a fattori ideologici di lunga data sia a interferenze e sabotaggi da parte di forze esterne per mantenere l'egemonia. Non molto tempo fa, un alto funzionario dell'UE ha proposto il concetto di "de-risking", con il risultato che alcuni media occidentali lo hanno equiparato a "de-cinesizzazione", creando nuovi mormorii sulla cooperazione Cina-UE.
Durante questa visita in Europa, la parte cinese ha illustrato questa questione in numerose situazioni, fornendo informazioni come supporto deciso alla globalizzazione economia e reciproci interessi, win-win e prospettive ampie tra Cina ed Europa. Affermazioni come "la prevenzione dei rischi e la cooperazione non sono opposte tra di loro; la non cooperazione è il rischio più grande e il mancato sviluppo è la più grande insicurezza" e "la cooperazione è l'unica via d'uscita e il modo migliore per affrontare le sfide difficili" hanno trasmesso l'"armonia" del vantaggio reciproco e della situazione win-win, con risposte positive da parte dei politici europei.
Ad esempio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che la Germania accoglie con favore lo sviluppo e la prosperità della Cina, contraria a qualsiasi forma di disaccoppiamento, il "de-risking", non è de-cinesizzazione. La prima ministra francese Elisabeth Borne ha apprezzato che la Cina stia continuando a inviare segnali positivi di una ulteriore apertura, aggiungendo che l'UE insiste sull'autonomia strategica e non sostiene il "disaccoppiamento".
Per queste visite del premier cinese in Europa, la Cina, la Germania la Francia hanno ottenuto molti risultati nell'approfondimento della cooperazione pratica. Ad esempio, la Cina e la Germania hanno concordato di istituire un meccanismo di dialogo e cooperazione sui cambiamenti climatici e sulla trasformazione verde e di continuare ad approfondire la cooperazione nei settori del commercio, degli investimenti, della produzione automobilistica, dell'alta tecnologia e delle nuove energie. La Cina e la Francia desiderano rafforzare i coordinamenti e ad approfondire la cooperazione nei settori dell'aerospazio, dell'energia nucleare, dell'agricoltura e dell'alimentazione. La Germania e la Francia hanno inoltre dichiarato di accogliere con favore le aziende cinesi che vogliono investire. Opponendosi congiuntamente al "disaccoppiamento" e aderendo a un vero multilateralismo, la Cina e l'Europa beneficeranno maggiormente del reciproco sviluppo. Questo è anche nell'interesse del mondo.
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