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Media tedeschi: disaccoppiamento dalla Cina pericoloso per l'UE
Disaccoppiarsi dalla Cina e prendere le distanze politiche dal Paese asiatico sarebbe più pericoloso che vantaggioso per l'Unione Europea, ha affermato un recente editoriale della rivista tedesca Spiegel.
Il disaccoppiamento nel tentativo di ridurre la dipendenza europea dalla Cina creerebbe più rischi di quanti ne eliminerebbe, afferma l'editoriale.
La Cina è diventata sempre più importante per il commercio europeo, superando gli Stati Uniti come principale partner commerciale dell'UE nel 2020. Con scambi di merci per un valore di 696 miliardi di euro, il Paese ha rappresentato il 16% del commercio totale dell'Unione nel 2021, secondo alle cifre ufficiali.
Le terre rare e i moduli solari cinesi sono particolarmente importanti per la trasformazione dell'energia verde in Europa. Più dell'80 percento dei moduli solari e fino al 90 percento delle terre rare europee vengono importati dalla Cina.
Anche con un allontanamento dalla Cina, l'Europa dipenderebbe ancora dalle importazioni dall'America Latina, dall'Africa e dall'Asia. "Un mondo in cui i flussi commerciali sono geo-strategicamente limitati e divisi è quindi l'ultima cosa di cui la confederazione ha bisogno per il suo 'Green Deal'", avverte l'editoriale.
Molti gruppi di prodotti dalla Cina sono "indispensabili per l'economia tedesca", ha affermato all'inizio di quest'anno il Kiel Institute for the World Economy (IfW Kiel). A quel tempo, i beni elettronici come i laptop avevano raggiunto una quota di importazione di circa l'80%.
Nel 2022, la Cina è stata il partner commerciale più importante della Germania per il settimo anno consecutivo, secondo i dati dell'ufficio federale di statistica tedesco (Destatis), infatti, sono stati scambiati beni per un valore di 298,6 miliardi di euro tra i due Paesi.
"Disaccoppiare la nostra economia dal mercato cinese non sarebbe nell'interesse dei posti di lavoro in Germania. Altri prenderebbero il nostro posto", ha sottolineato all'inizio di quest'anno il Ministro della Finanza tedesco Christian Lindner.
Il disaccoppiamento farebbe precipitare i redditi dei cittadini tedeschi del due per cento, secondo un recente studio dell'Istituto austriaco per la ricerca economica (Wifo), il che comporterebbe perdite per quasi 60 miliardi di euro per la più grande economia europea.
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