- Scopri di più
G7, sicurezza o egemonia?
Autore del fumetto: Ma Hongliang (Copyright del Quotidiano del Popolo Online. Da non riprodurre senza autorizzazione) |
Dal 19 al 21 maggio, il Gruppo dei Sette (G7) guidato dagli Stati Uniti ha tenuto un vertice a Hiroshima, in Giappone, e ha rilasciato una dichiarazione congiunta e altri documenti, esaltando le questioni relative alla Cina e alludendo alla Cina con termini come "coercizione economica".
Durante il vertice, il G7 ha incluso la "sicurezza economica" nella sua dichiarazione sussidiaria, sottolineando le contromisure contro la "coercizione economica". La dichiarazione afferma di voler "combattere la coercizione economica" e "proteggere le tecnologie avanzate che potrebbero essere utilizzate per minacciare la sicurezza nazionale, senza limitare indebitamente il commercio e gli investimenti”.
La cosiddetta "sicurezza economica" è in realtà un'istigazione da parte degli Stati Uniti ai loro alleati a creare una "cricca" esclusiva in nome della opposizione alla "coercizione economica", danneggiando così la sicurezza e la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento globali. In realtà, sono proprio gli Stati Uniti la fonte e i creatori di "coercizione economica". Per molto tempo, gli Stati Uniti si sono impegnati in sanzioni unilaterali, giurisdizione a braccio lungo e "disaccoppiamento e rottura delle filiere" in nome della sicurezza nazionale. Secondo le statistiche, gli Stati Uniti hanno implementato più di 3.900 sanzioni durante la precedente amministrazione. A partire dall'anno fiscale 2021, ben 9.421 entità e individui sono stati soggetti a sanzioni degli Stati Uniti, con un aumento del 933% rispetto all'anno fiscale 2000. Si tratta dunque di "sicurezza" o mantenimento dell'egemonia?
people.cn © People's Daily Online