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Letizia Vallini, insegnante d'italiano in Cina, presenta la vera Cina agli italiani attraverso la traduzione
"In Italia molte persone conoscono la Cina antica e la letteratura cinese tradizionale, ma non conoscono la Cina contemporanea." Parlando del motivo dietro il suo lavoro di traduzione de "Il Socialismo con Caratteristiche Cinesi. Perché Funziona?", Letizia Vallini, traduttrice del libro e insegnante d'italiano all'Università di Nankai di Tianjin, ha espresso la sua opinione: "Gli studenti italiani per lo più studiano la Cina attraverso le esperienze e gli scritti degli occidentali. è necessario che tra questi libri, in italiano e in inglese, figurino anche le voci di studiosi cinesi."
Letizia Vallini, insegnante di italiano dell'Università di Nankai.
La sua traduzione è stata accolta calorosamente in Italia
Curato dal Professor Zhang Boying, "Il Socialismo con Caratteristiche Cinesi. Perché Funziona?" è un libro che copre vari argomenti sulla Cina, tra cui politica, storia, economia, società, cultura, diplomazia, ecc. L'edizione italiana del libro è stata pubblicata dalla casa editrice Marx Ventuno nell'ottobre 2019, attirando subito un'ampia attenzione sia in Italia che in Cina. Il libro tradotto in Italiano ha ricevuto molte recensioni positive ed è stato anche oggetto di alcuni forum online organizzati da Marx Ventuno, tra cui "Ruolo e funzioni del PCC nella RPC" e "L'economia socialista di mercato in Cina", con l'attiva partecipazione di molti studiosi italiani.
Letizia Vallini, che non è una specialista in marxismo, ha ammesso che tradurre questo libro è stata una grande sfida per lei: "Questa traduzione è un risultato di tutte le persone che mi hanno aiutato". Nel processo di traduzione ha consultato una grande quantità di materiali, cercato consigli da molti esperti, fatto riferimento alle traduzioni precedenti in questo campo e lavorato ripetutamente sulla traduzione dei termini specifici dalle caratteristiche cinesi, nel tentativo di aiutare il pubblico italiano a conoscere la Cina in un modo più chiaro.
Secondo Letizia Vallini, quando gli studenti italiani studiano la Cina, la maggior parte di loro, per comodità linguistica, sceglie di leggere testi in italiano o in inglese, opere spesso scritte da occidentali e prive di una prospettiva cinese. Pertanto, attraverso la traduzione di opere di studiosi cinesi, spera di poter aiutare a riempire questa lacuna e rendere note alcune voci dalla Cina, per una migliore comprensione della Cina da parte degli italiani.
Letizia Vallini durante una lezione.
Cambiare gli stereotipi degli italiani sulla Cina attraverso la traduzione
Per quanto riguarda il significato della traduzione, Letizia Vallini ritiene che la traduzione sia un mezzo essenziale affinché le persone comprendano culture diverse. "In Italia, molte persone hanno una un'idea molto romantica della Cina, magari pensano che le persone si vestano ancora come nella dinastia Tang. Chiaramente non è così, però questo è quello che leggono. In realtà una persona che viene in Cina può vedere che la Cina è un paese modernissimo, un paese super sviluppato, dove ovunque ci sono grandi grattacieli. Quindi per me è importante che non vi siano solo traduzioni di qualcosa di antico, ma anche di ciò che le persone dovrebbero aspettarsi quando vengono in Cina."
Letizia Vallini, proveniente da una piccola città vicino a Bologna, ora fa l'insegnante d'italiano presso l'Università di Nankai e ha un nome cinese, "Le Xiaoyue", che significa proprio "letizia". Sin da piccola, Vallini ha conosciuto la Cina attraverso "Il Milione" di Marco Polo. Prima di venire in Cina, per sapere di più del Paese, ha letto opere di molti scrittori cinesi, tra cui Mo Yan. Nel 2013, quando studiava la lingua e cultura cinese presso l'Università di Bologna, Letizia Vallini, ottenuta la borsa di studio emessa dall'Istituto Confucio, venne in Cina per approfondire il suo studio del cinese all'Università di Nanikai. Negli ultimi anni in Cina, Vallini non solo ha assistito al rapido sviluppo delle industrie internet+ come il takeaway e la consegna espressa, ma si è anche meravigliata della velocità con cui, in Cina, un centro commerciale può essere costruito in un solo anno. Vallini dice che nonostante il ritmo della vita sia veloce, alcune cose belle non sono mai cambiate: ogni volta che vede bambini che giocano e anziani che ballano nel parco, le sembra di "entrare in un altro mondo, un mondo di calma e tranquillità".
Prima dell'epidemia, i genitori di Letizia Vallini erano venuti in Cina per visitarla. Il livello di modernizzazione in Cina ha sovvertito le precedenti impressioni sulla Cina dei due genitori. Prima di partire, sua madre le disse: "Adesso che so dove sei, in un posto bello e sicuro, mi sento più tranquilla."
Gli studenti del Dipartimento di Italiano della Facoltà di Lingue Straniere dell'Università di Nankai eseguono la recita teatrale cinese "Leiyu" (Il Temporale) in italiano.
Usare la lingua per costruire ponti tra Cina e Italia
In quanto insegnante di italiano in Cina, Vallini prova una grande passione per la sua professione. Considera anche la comunicazione con gli studenti come una forma di dialogo tra Cina e Italia. Per lei, il rapporto con i suoi studenti è uno di apprendimento reciproco. Insegnare una lingua non significa solo stare dietro alla cattedra per tenere lezioni, ma consiste nel costruire ponti tra due culture. "Studiare una lingua straniera non significa solo imparare un'altra cultura, ma anche avere i mezzi per raccontare agli altri la tua cultura."
Sin dalla sua istituzione nel 2017, il Dipartimento di Italiano della Facoltà di Lingue Straniere dell'Università di Nankai ha organizzato numerose attività di scambio culturale tra Cina e Italia, tra cui lezioni con professori italiani, l'Angolo dell'italiano, corsi estivi e invernali e recitazione di opere cinesi in italiano. Nel giugno 2021, gli studenti di italiano dell'Università di Nankai e quelli dell'Università La Sapienza hanno avuto un incontro online in cui hanno parlato dei loro paesi e delle loro vite gli uni nella lingua degli altri, il che ha realizzato l'intenzione originale di Letizia Vallini di insegnare la cultura cinese in italiano. Recentemente, studenti e docenti del Dipartimento di Italiano dell'Università di Nankai e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa hanno partecipato all'evento online "Generation Z tra Italia e Cina" presso il Live Studio di China Eastern Airlines.
Studenti e docenti del Dipartimento di Italiano dell'Università di Nankai e della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa partecipano all'evento online "Generation Z tra Italia e Cina" presso il Live Studio di China Eastern Airlines.
Negli ultimi anni, sia la Cina che l'Italia hanno assistito a un boom nell'apprendimento reciproco delle lingue. Secondo quanto appreso da Letizia Vallini, ci sono già 23 università in Cina che offrono corsi di laurea quadriennale di italiano e sempre più persone in Italia stanno iniziando a imparare il cinese.
"La cultura è ciò che ci può unire; la cultura non ha dei vincoli, non ha dei confini; la cultura ha il potere di superare tutte le barriere. Gli scambi culturali sono certamente la base per migliorare le relazioni tra i nostri paesi." Letizia Vallini ritiene che le università siano di grande importanza negli scambi culturali perché esse aiutano a "eliminare gli stereotipi o le incomprensioni che possono esistere in un dialogo tra due culture". Secondo lei, le università non solo svolgono un ruolo cruciale nel creare i futuri talenti della Cina e dell'Italia, ma si occupano anche di creare legami più forti tra i due paesi.
Quest'anno ricorre l'Anno della cultura e del turismo Cina-Italia e Letizia Vallini continuerà una serie di lavori di traduzione dal cinese all'italiano e viceversa. Il secondo volume di "Da Chang'an a Roma" tradotto da lei e i suoi colleghi Shi Dou e Ni Yang dovrebbe essere pubblicato quest'anno. Ha affermato che continuerà a collaborare con le università italiane e spera di cogliere l'occasione delle Olimpiadi Invernali di Beijing per organizzare più attività di scambio culturale per contribuire all'amicizia tra i due paesi.
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