Le politiche di supporto ripagano: solida ripresa dell'economia cinese a ottobre

L'economia cinese ha mantenuto una solida ripresa grazie alle politiche che coordinano il controllo del COVID-19 e lo sviluppo economico, affermano dati ufficiali del 15 novembre.

Secondo il National Bureau of Statistics (NBS), i principali indici economici del paese sono migliorati a ottobre, con la produzione industriale e le vendite al dettaglio che hanno registrato una crescita annua più rapida rispetto a settembre.

La produzione industriale cinese a valore aggiunto è aumentata del 3,5% su base annua a ottobre, rispetto al 3,1% di settembre. Le vendite al dettaglio di beni di consumo sono aumentate del 4,9% rispetto all'anno precedente, 0,5 punti percentuali in più rispetto al mese scorso.

"I principali indicatori di ottobre sono stati generalmente mantenuti in un intervallo ragionevole, mentre gli sforzi per adeguare le strutture e garantire i mezzi di sussistenza delle persone si sono dimostrati forti ed efficaci", ha affermato il portavoce del NBS, Fu Linghui.

Secondo Fu, stanno emergendo segnali positivi nella produzione industriale, poiché i fattori che hanno limitato il settore nel terzo trimestre, come le inondazioni e l'epidemia di COVID-19, sono diminuiti da ottobre.

Stabile anche il mercato del lavoro. Secondo l'NBS, il tasso di disoccupazione urbana della Cina è stato del 4,9 per cento a ottobre, 0,4 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Durante i primi 10 mesi di quest'anno, il paese ha creato 11,33 milioni di nuovi posti di lavoro nelle aree urbane, raggiungendo in anticipo il suo obiettivo per l'intero anno.

Nel periodo di 10 mesi, gli investimenti in capitale fisso cinese sono aumentati del 6,1 per cento su base annua e gli investimenti nello sviluppo immobiliare sono aumentati del 7,2 per cento.

Fu ha tuttavia avvertito che ci sono ancora incertezze internazionali, restrizioni sulla ripresa interna e crescenti pressioni sui costi aziendali.

L'indice dei prezzi di produzione del paese, che misura i costi delle merci all'ingresso della fabbrica, è aumentato del 13,5% su base annua ad ottobre. L'indice dei prezzi al consumo è aumentato dell'1,5 per cento anno su anno il mese scorso.

Secondo Fu sono sembrati esserci alcuni segni di stagflazione a causa della pandemia, dei disastri naturali, dell'aumento dei prezzi internazionali delle materie prime e dell'inasprimento delle forniture di materie prime, ma questi sono stati causati da fattori a breve termine e la situazione sarà temporanea.

Gli sforzi per garantire le forniture e stabilizzare i prezzi sono in aumento e la scarsità di forniture di alcuni prodotti energetici si sta attenuando, ha affermato, prevedendo che l'inflazione al consumo rimarrà moderata.

Per far fronte alla recente crisi energetica che ha portato a interruzioni della corrente elettrica in alcune regioni, la produzione di carbone grezzo cinese è aumentata del 4% su base annua, con 360 milioni di tonnellate il mese scorso, invertendo il calo di crescita osservato a settembre.

La produzione di energia è stata di 639,3 miliardi di chilowattora a ottobre, con un aumento del 3% anno su anno, ha affermato l'NBS.

In risposta alle preoccupazioni per i recenti sporadici casi di COVID-19, Fu ha affermato che con la vasta esperienza acquisita dal lavoro di controllo del COVID-19, la Cina ha le condizioni e i fondamenti per contenere la pandemia e ridurrà gradualmente l'impatto di quest'ultima sull'economia.

"Nonostante alcuni rischi e sfide, le operazioni economiche della Cina sono complessivamente stabili e la tendenza al miglioramento della qualità dello sviluppo sarà sostenuta", ha concluso Fu.