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La voce della Società cinese per lo studio dei diritti umani alla 47esima conferenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite
Dal 21 giugno al 14 luglio si è tenuta a Ginevra la 47esima conferenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. La Società cinese per lo studio dei diritti umani ha partecipato alla conferenza inviando una dichiarazione scritta e un video degli esperti per illustrare il concetto e la pratica cinese dei diritti umani, e per rivelare e criticare con forza le violazioni dei diritti umani che avvengono negli Stati Uniti.
La dichiarazione scritta era basata su un'ampia ricerca e sottolineava il fatto che la cosiddetta accusa di "lavoro forzato" che alcuni paesi occidentali hanno messo in campo contro la Cina non corrisponde alla realtà. Le politiche occupazionali per la riduzione della povertà nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur sono state molto efficaci. La dichiarazione afferma anche che sin dalla pacifica liberazione del Tibet, la promozione della politica di "Riforma e Apertura" e la modernizzazione hanno migliorato le condizioni produttive e di vita di tutte le diverse etnie del Tibet.
Nella dichiarazione si legge che le politiche attuate dal governo statunitense durante l'epidemia di Covid-19 hanno peggiorato ulteriormente le condizioni di disuguaglianza razziale. Il governo degli Usa deve guardare in modo corretto la realtà, dimostrando l'intenzione politica di risolvere la questione, e adottare misure efficaci per eliminare la disuguaglianza razziale da ogni settore della società.
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