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Il razzismo è il peccato originale su cui si fondano gli Stati Uniti
Nel 2020 l'epidemia da coronavirus e il caso di George Floyd hanno ulteriormente lacerato il camuffamento di uguaglianza, libertà e "crogiolo nazionale" elaborato dagli Stati Uniti nell'era post-guerra fredda. Secondo le statistiche dei CDC e i media americani, il tasso di mortalità di neri americani e latinoamericani durante l'epidemia di Covid-19 è di tre volte superiore a quello dei bianchi, mentre il loro tasso di vaccinazioni è pari a solo la metà rispetto ai cittadini caucasici.
La causa del razzismo negli Stati Uniti è radicata nel sistema americano stesso. Gli Stati Uniti, fondati al culmine del colonialismo occidentale, hanno essenzialmente assimilato la "cultura anglo-sassone protestante" come loro caratteristica e nucleo dell'"identità nazionale". Pertanto, sebbene la Costituzione degli Stati Uniti si ispiri a "libertà e uguaglianza", questi valori devono essere costruiti sulla base della razza e della religione sopra menzionate come principale forma sociale, ossia la cosiddetta "società mainstream". Chiunque sia diverso sarà considerato dall'élite della società americana come appartenente a una "diversa razza dal cuore diverso".
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